Il nuovo Chief Economist della Banca d’Inghilterra, Andrew Haldane ha recentemente dichiarato che l’intero sistema economico deve essere ripensato dalle fondamenta. Qui trovate il saggio dal quale sono tratte le sue affermazioni. La sua dichiarazione segue il report della Banca d’Inghilterra nel quale si afferma (finalmente!) che la gran parte del denaro in circolazione viene creato dalle Banche commerciali mediante i prestiti e che pertanto la creazione del denaro dipende dall’incremento del debito. Insomma, gli Inglesi che hanno fatto dell’innovazione dei sistemi bancari la loro arma vincente, si sono accorti che qualcosa non funziona e che il sistema sta sul punto del collasso e cercano soluzioni diverse. ovviamente in un’ottica di potere come hanno sempre fatto. Mentre per noi la soluzione va nella opposta direzione dello smantellamento del potere. E allora ripropongo questo articolo di un anno fa che spiega, in questa chiave interpretativa di cui ora si è accorta la Banca d’Inghilterra, che cos’è la crisi e come funziona. L’alternativa, come già avvertivo quindici anni fa è tra un cambiamento del sistema in una chiave di potere e un cambiamento in una direzione opposta di riduzione e di svuotamento del potere. Il resto segue necessariamente.
Governo Conte: un’occasione storica
Voci ricorrenti dei soliti ben informati, dicono che il Governo Conte è sotto assedio, e che non potrà durare oltre ottobre/novembre. La ragione è semplice. Il paese, superata la fase critica dell’emergenza sanitaria, con risultati non molto soddisfacenti ma comunque il peggio è passato, si trova ora ad affrontare un’altra emergenza, ben più grave e profonda che mette a repentaglio la sopravvivenza stessa di molte famiglie e aziende, l’emergenza economica. La popolazione è molto stanca e provata dopo tre mesi di lock down, ma soprattutto sta diventando chiaro che le promesse di aiuto da parte dello Stato sono solo promesse che difficilmente potranno diventare realtà in tempi brevi. Molte aziende hanno riaperto i battenti a fine maggio, ma si sono rese conto che difficilmente potranno andare avanti per molto tempo, con fatturati in caduta libera e costi rimasti pressoché invariati. Le disposizioni sul contenimento della pandemia, rendono difficoltosa la ripresa dei rapporti sociali e la circolazione delle persone, e le aziende ne soffrono le conseguenze.